Scegliere la pianta più sana e produttiva, quella che a nostro avviso rappresenta meglio la specie. Innanzitutto, prestare molta attenzione al processo di crescita delle tue piante. Selezionare le piante migliori, più forti, resistenti e che meglio resistono a malattie e cambiamenti climatici. Evitare gli ultimi frutti o fiori della stagione, ormai indeboliti. Dopo il raccolto, i semi devono esser conservati in modo adeguato, scegliendo il luogo e l’ambiente giusti. Per mantenere le semenze fresche per tutta la durata della conservazione ed evitare che ammuffiscano o che fermentino. E’ necessario optare per una zona fresca, asciutta e ben ventilata e possibilmente al buio, facendo però attenzione a mantenere la temperatura tra un minimo di 5°C e un massimo di 10°C.
I semi che andrai a raccogliere e conservare dovranno avere delle caratteristiche ben precise. Dovranno dunque essere:
La cantina, ad esempio, può essere un buon ripostiglio per i semi, purché non sia umida. Una volta individuato il posto ideale, è consigliato riporre i semi raccolti in sacchetti di carta, mai di plastica, sulle quali si dovrà scrivere il nome dell’ortaggio e la data di raccolto.
In ogni caso, i contenitori non dovranno essere sigillati, per garantire un’adeguata ventilazione ai semi ed evitare quindi che marciscano.
Dopo averle confezionate, è possibile raccogliere e sistemare tutte le bustine in una cassetta di legno mentre si consiglia di controllare periodicamente la salute e le condizioni dei semi.
Come già accennato, una delle condizioni fondamentali per poter procedere alla raccolta del seme è che questo sia maturo; un seme che non abbia raggiunto uno sviluppo adeguato sulla pianta, infatti, non potrà garantire buoni germogli.
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