I nostri nonni conoscevano bene e accettavano le capacità della luna di mettere “in fermento” gli umori vitali delle piante, e in particolare la linfa. Per questo i nostri avi tracciavano una corrispondenza tra fasi lunari e comportamento biologico delle piante, procedendo alle diverse pratiche utilizzando come guida il cielo.
Le radici di tale cultura affondano nel passato più remoto: Virgilio nelle Geogiche consiglia di piantare viti nel settimo giorno del novilunio, mentre Esiodo raccomanda di piantare il nono o il tredicesimo giorno di luna nuova. Altri autori tuttavia suggeriscono di seminare e piantare in luna calante per avere piante forti e robuste. Plinio nel suo Naturalis Historia, descrive i segni celesti e consiglia di raccogliere il grano da vendere durante la luna piena perché in questa fase aumenta di volume, mentre di raccoglierlo durante la luna nuova poiché non subisce nessuna modifica.
Ecco cosa ci insegna la tradizione dei contadini sulle fasi lunari:
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:: Valeria Castellini ::